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Platone

Platone L'ALCIBIADE - APOLOGIA DI SOCRATE - L'ASSIOCO - IL CRITONE - EUTIFRONE

L'ALCIBIADE - APOLOGIA DI SOCRATE - L'ASSIOCO - IL CRITONE - EUTIFRONE

porPlatone

Sinopsis

ISOCRATE O figliuolo di Clinia, credo che ti maravigli ch'io primo tuo amatore, gli altri ritraendosi, io solo non mi ritragga; e che allora quando t'affollavan gli altri co' loro ragionamenti, io, è tanti anni, non t'abbia mai detto nulla. Questo fu, non per alcuna umana cagione, ma sí per un cotal divieto del Demone; la possanza del quale udirai e saprai tu dopo. Dacché ei non me ne fa piú divieto ora, io mi sono accostato a te: e spero ch'e' non me ne vorrà fare divieto né anche poi. Ma t'ho avuto l'occhio quasi tutto questo tempo, e bene io ho notato come ti contenevi co' tuoi amatori: ché non fu nessuno di quelli, ed eran pure molti e cosí orgogliosi, che, umiliato dal tuo orgoglio, ...